IL CONFINE TRA OPINIONE LIBERA E SCIENZA
- Liceo Marsico-viggiano
- 27 mag 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 30 mag 2023
La trattatistica scientifica del Seicento è dominata dalla personalità di Galileo Galilei, sia come scienziato e filosofo, sia come scrittore. Inaugura un metodo scientifico di studio e può perciò dare fondamenti più solidi e duraturi alla teoria copernicana. La sua lingua scientifica e della sua scuola, sobria e razionale, esprime la reazione di Firenze al gusto barocco che domina invece a Roma. Abbiamo deciso, dunque, di intervistare in sei puntate il grande Galileo, facendo un viaggio tra la sua storia, per lanciare uno sguardo oltre la velata barriera delle opinioni. Perché proprio lui? Perché affronta con ambizione e lucidità le verità, quelle scomode, quelle che sembravano indelebili.

EPISODIO 6: LA SCIENZA E I LIMITI DELLE OPINIONI
Bentornato, caro Galilei. Siamo, purtroppo, giunti al termine del nostro appassionante percorso, lasciamoci, dunque, con questo interrogativo: qual è il confine tra opinione libera e priva di influenze esterne e la scienza, secondo lei?
G: È importante che le nostre opinioni siano libere tanto quanto che non provochino danno, dunque l’opinione deve essere prudente. Se continuiamo ad essere condizionati dalle emozioni piuttosto che dalle esperienze, dai partiti presi, dalle tesi dei nostri amici, cedere ai punti di vista dell’altro diventa una ferita al nostro narcisismo.
Se pensiamo al Covid, l’opinione diventa molto importante, dal diffondersi al prevalere di un’opinione su un’altra derivano le scelte dell’opinione pubblica e non più dell’opinione del singolo e di cui i politici sono costretti a tener conto per non essere impopolari. Crede che le opinioni abbiano a che fare con la scienza?
G: Le opinioni che hanno a che fare con la scienza sono quelle strettamente legate alla conoscenza della realtà concreta e fisica. L’opinione non cambia la realtà, è un modo di leggerla. Non contesto il diritto di avere un’opinione, ma il diritto di considerare fondata un’opinione che non è stata ricavata in termini scientifici.
La statistica ha parlato chiaro: l’accettazione dell’utilità delle mascherine non dovrebbe permettere a nessuno di avere opinioni contrastanti a quello che i dati ci restituiscono. Partendo dalla realtà come ci si accerta dell’esattezza delle proprie scelte morali?
G: Non bisogna credere che la scienza sia immune da errori. Da qui nasce il mio metodo rigoroso, onesto e verificato, secondo il quale una tesi si possa fornire solo con una sensata esperienza che si traduca in una necessaria dimostrazione, da cui partire per trarre delle conclusioni.
Per secoli si è cercato di interpretare la realtà prima della descrizione della stessa: alla base dello scetticismo nei confronti del vaccino anti-Covid19 c’è la sfiducia nei confronti della scienza, le è mai capitato di approcciarsi a questo fenomeno?
G: Come ho già raccontato nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, volendo dimostrare che Aristotele avesse torto, ho invitato un aristotelico ad assistere ad una mia dissezione anatomica. Volevo palesare che il centro di tutto il sistema nervoso non fosse il cuore, in quanto “solo un fil sottilissimo arriva al core”, mentre un fascio più grande parte dal cervello. La sua reazione? Ha affermato che nonostante ciò che ha visto fosse così evidente, ci crederebbe solo se Aristotele lo affermasse, continuando a negare l’evidenza “voi mi avete fatto veder questa cosa talmente aperta e sensata, che quando il testo d’Aristotile non fusse in contrario, che apertamente dice, i nervi nascer dal cuore, bisognerebbe per forza confessarla per vera”
Eppure la democrazia è il luogo in cui tutti possono dire ciò che pensano. Considerazioni a riguardo?
G: La democrazia è anche il luogo in cui tutti esprimono la propria opinione perché si sono informati e non hanno accettato le prime fonti inaffidabili.
Meglio una scienza che sorveglia sui propri errori che un’assenza di pensiero scientifico e un comportamento che ci faccia regredire alle spalle di una società che ha avuto paura di guardare attraverso il telescopio.
Grazie per averci tenuto per mano in questo viaggio verso il confine dei limiti delle opinioni. E tu, lettore, grazie infinite per la tua attenzione.
Mariagrazia Latorraca, Giada Mazziotta, Sofia Zipparri
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